La riduzione del colesterolo LDL in età precoce riduce il rischio di malattia coronarica
Anche una modesta riduzione, seppur continuata nel tempo, dei livelli di colesterolo LDL può portare ad una sensibile riduzione del rischio di malattia coronarica.
E’ questa la conclusione di uno studio coordinato da Ricercatori dell’University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas ( Usa ), che ha riguardato soggetti con varie mutazioni a livello del gene PCSK9, in grado di ridurre i livelli plasmatici di colesterolo LDL.
Il risultato, tuttavia, potrebbe essere importante anche per persone senza questa mutazione.
Jonathan Cohen e colleghi hanno studiato 9.524 soggetti di razza bianca e 3.363 soggetti di razza nera.
I partecipanti non stavano assumendo farmaci ipolipemizzanti e non presentavano storia di malattia coronarica.
Il periodo di follow-up ( osservazionale ) dello studio è stato di 15 anni.
Il 2.6% delle persone di razza nera ed il 3.2% di quelle di razza bianca presentavano mutazioni del gene PCSK9.
Le mutazioni erano associate ad un calo del 28% dei livelli medi di colesterolo LDL per le persone di razza nera e del 15% per quelle di razza bianca.
Le persone di razza nera con mutazioni nel gene PCSK9 presentavano una riduzione dell’88% del rischio di malattia coronarica rispetto ai soggetti senza mutazione, mentre le persone di razza bianca con mutazioni hanno, invece, presentato una riduzione del 47%. ( Xagena2006 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2006
Cardio2006 Farma2006
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